Teatro

REf18: aperto ‘al mondo’ il programma della nuova edizione

Romaeuropa Festival
Romaeuropa Festival

Si apre il 19 settembre l’edizione 2018 del Romaeuropa Festival. Presentato in conferenza stampa alla presenza di Luca Zingaretti e Luca Bergamo.

La 33ma edizione del Romaeuropa Festival ‘debutta’ il 19 settembre e prosegue sulla scena romana fino 25 novembre alternando musica, teatro e danza dal tema comune l’accoglienza e della fusione tra stili e culture diverse.

Il Festival diretto da Fabrizio Grifasi e con Monique Veaute Presidente della Fondazione, da sempre portatore di innovazione e crescita costante, anche quest’anno non fa mancare le sorprese: 27 i luoghi del festival che ospiteranno 68 progetti per 168 repliche oltre a mostre, installazioni, convegni e percorsi di formazione; circa 55.000 posti di spettacolo in vendita, 38 prime nazionali e 29 programmi internazionali e 10 coproduzioni.

Più di 60 le compagnie di cui 40 per la prima volta al Festival, provenienti da 24 nazionalità differenti, oltre ai vari ensemble, per un totale di 311 artisti coinvolti con i loro suoni, con le loro visioni di mondi utopici e immaginari o con le loro storie reali che fanno i conti con le grandi trasformazioni e con le grandi contraddizioni della contemporaneità.


"Tango Glaciale" - Mario Martone


Le dichiarazioni di Zingaretti, Bergamo e Veaute

 

”Quest’anno abbiamo un motivo in più per sostenere questa importante istituzione culturale: Romaeuropa, infatti, darà vita a sei importanti momenti culturali ad Amatrice, Accumoli e Cittareale”, afferma a tal proposito il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

”Tre produzioni di livello assoluto che contribuiranno a portare vita e speranza nelle comunità dei territori del sisma. Un altro passo verso la rinascita”. Prosegue Luca Bergamo: “Romaeuropa è la porta d’accesso per chiunque voglia conoscere, scoprire, approfondire idee, esperienze di donne e uomini di paesi lontani. Il Festival ogni anno raccoglie per chi vive e visita la Capitale un programma che permette di aiutare a decodificare la complessità della nostra realtà sociale. È un viaggio che da Roma ci porta lontano, per riportarci a casa con un’esperienza culturale importante e, sicuramente, cresciuti”.

Monique Veaute punta lo sguardo sulle possibilità eliminazione delle barriere aprendo le porte a culture totalmente differenti da quella europea: ”È una sfida che il Romaeuropa Festival 2018 intende accogliere invitando artisti dall’Africa, dall’Asia, dal Medio Oriente, dal Nord e Sud America”.


"Orestea" - Anagoor


Alcuni degli artisti presenti al REf18

Il 19 settembre inaugura il cartellone degli eventi il coreografo burkinabé Sergè-Aime Coulibaly e il Fao Dance Théatre con Kirina.
Il programma si articola in tre percorsi, Storie, Visioni e Suoni, la sezione Digitalive a cura di Federica Patti, Dancing Days a cura di Francesca Manica, REfKIDS a cura di Stefania Lo Giudice, Anni Luce a cura di Maura Teofili.

Il capitolo delle Storie ospita tra le tante produzioni The Repetitions Minefield, Saigon. La sezione delle Visioni comprenderà The Prisoner di Peter Brook, il riallestimento di Tango glaciale di Mario Martone, un recupero integrale dell'Orestea di Eschilo ad opera di Anagoor, il duo Tsirihaka Harrivel & Vimala Pons col music-hall Grande. Nei Dancing Days troviamo il greco Christos Papadopulos con Opus, l'olandese Keren Levi, e Salvo Lombardo.

ll 25 novembre la manifestazione si chiuderà con un "gran finale" in coproduzione con Fondazione Musica per Roma e coinvolgerà tutte le sale del sito.